Thursday, August 20, 2009

la svolta!



torno a scrivere dopo un giorno dalla paranoia di Riki.....

in effetti il camp appare come un'isola felice ma in realtà è una specie di campo di concentramento: il tipo che lo gestisce (l'australiano Josh) se ne sbatte di tutto e pensa che cucinare una zuppa come cena sia sufficiente per sfamare 20 persone che surfano tutta la giornata; come se non bastasse non sa darti informazioni basilari su come sopravvivere in bali.
Fortunatamente siamo riusciti ad organizzarci e la vacanza ha avuto una svolta!
Ieri ho lasciato Riki al camp a lavorare e me ne sono andato a Ulu Watu per vedere qualcosa di diverso dalle solite spiagge. Finalmente ho trovato alcuni baretti dove rilassarsi in riva all'oceano e farsi qualche massaggio. Niente a che fare con Dreamland, in confronto preferisco l'Italia.



Oggi ancora meglio..... surf in Balangan e nel pomeriggio viaggio on the road su due ruote. All'inizio un po' di difficoltà ad abituarsi alla guida sulla sinistra ed ai motorini degli indigeni che sfrecciano a velocità assurde ma poi tutto tranquillo (a parte un incrocio che ho preso "all'italiana", per poco non faccio un frontale con un van balinese nel mezzo di una cerimonia religiosa!).
La serata finisce in bellezza perchè al camp, non so per quale motivo, finisce l'acqua che usano per cucinare e quindi si va tutti a mangiare fuori. Mezzo ristorante occupato dalla nostra tavolata, atmosfera rilassata.

Da domani trasferimento in Kuta: "addio campo di concentramento.... get this party started!"

Wednesday, August 19, 2009

Indonesia che non ti aspetti

Rieccoci per qualche nuova riga su questo viaggio. Il camp dove siamo e' in un posto assurdo, e cazzo qua assurdo ha un altro connotato rispetto a quello che io stesso potevo pensare. Lontano da tutte le localita' turistiche, a un'ora di moto dal primo supermercato di fatto siamo in mezzo a una strana giungla di case e capanne.


Le strade sono asfaltate, a parte le scorciatoie per raggiungere gli spot, ma il paesaggio ha dell'incredibile. Vacche e galline libere in giro sono la norma, neanche ci pensiamo piu'. Scimmiette e insetti grossi come conigli ancora ci stupiscono ma le cose che ti lasciano esterefatto sono le persone. Qui la poverta' c'e' e ce n'e' tanta. Per smaltire la spazzatura bruciano tutto, plasitca, legno, tessuto, tutto ! L'odere dolciastro che ne esce permea tutta la zona e le ceneri diventano il pasto della vacche o delle galline.


L'isolamente ti questo posto mi ha dato non pochi problemi ieri sera, anzi diciamo che sono completamente flippato. Per farsi un panino ci vogliono 40 minuti a piedi (ad andare) e tutto chiude alle 8 di sera (qui nella nostra giungla ovvimanete). Facendo 6-8 ore di surf al giornoi e se si aggiunge che quello che cucinano la sera al camp io normalmente me lo sparo come colazione il risultato e' un mix incredibile. Anyhow, dopo un po di skype con un angelo personale e dopo tanta pazienza di pika la mia volgia di rasare tutto quello che avevamo attorno si e' placata e oggi e' un nuovo giorno.

Programma per questi giorni: ancora due giorni nella "giungla" e poi 4 giorni di resort incazzato furioso con vista galattica e spiaggia privata nel bel mezzo della zona piu' ignorante e turistica dell'isola. Con cibo ILLIMITATO... yeahhhh !!! Poi aereo per Singapore, ma c'e' tempo per tutto, verrete aggiornati ;)

Ultima nota: tornato al camp scopro che molti altri hanno preso male la questione poco cibo + giungla e stamattina arriva un omino con una borsina di plastica, sporco lui e peggio la borsina. Una faccia che era un libro, le mani di un suonatore di pianoforte e due occhi vispi. In italia sarebbe un signore che chiede l'elemosina, qui invece e' il medico ! Una bella inizione di vitamina B12 ai due americani che stavano per svenire stamattina...io ho un altra cura, zaino in spalla, mi affitto un motorino e fanculo mi faccio un burrito di kili !

Tarimek asi, a poi

Monday, August 17, 2009

night!


il primo giorno è andato.....

Anche la surfata pomeridiana è stata grandiosa.
Senza pensare alla fatica (dopo 25 ore di viaggio, galli che hanno rotto le palle tutta notte, sveglia alle 5.30) ci buttiamo in acqua a Dreamland una spiaggia piena di turisti da tutto il mondo.... niente in confronto a padang-padang dove abbiamo visto il sole sorgere sulle tavole in mezzo all'oceano.

dopo il surf ci siamo spostati in una villa sulle colline: piscina a sfioro con vista sull'oceano e birretta ghiacciata per recuperare le forze.

tornati al surf camp ci aspettava una cena in stile indonesiano.

Sunday, August 16, 2009

Surf@padang padang


Sveglia ore 5.30, tavole a camioncino in mezzo alle montagne, spiaggia INCREDIBILE, onde lunghe e a sinistra, perfette per un goofy ;)

Nascosto lo zaino dalle scimmie, surfata mattutina, colazione sotto la pagoda del camp e adesso seconda sessione di surf...just amazing...

Vi aggiorniamo piu' tardi, adesso onde

Saturday, August 15, 2009

Gradi 10

Qui le cose continuano a somiglaire sempre piu' a un viaggio in Groenlandia che a uno ai tropici.

Gli spifferi sono gelidi, bardati con maglia, calze, felpe e tremiamo come due cazzoni. Noi ci paranoiamo per il riscaldamento globale e qui con un escursione termica di 25 gradi celsius fra dentro e fuori la gente usa la GIACCA con pelo ad AGOSTO in QATAR !

Anyway, adesso abbraccio pika e cerco di scaldarmi...mancano ancora solo 2 ore...

Here we start

Ed eccoci qui !

Se leggete questo blog sapete benissimo chi siamo e per questo saltiamo a pie' pari tutte le presentazioni. Alt. Non proprio tutte, almeno presentiamo il blog....

Tutto nacque una non-tanto-lontana giornata di Luglio quando la nostra occhialuta tour operator ha deciso di prendere il "biglietto perfetto". Dopo aver cercato per ben 6 volte di tirarci sulla schiena una vacanza alle Canarie (spiegando che se poi proprio volevamo della cultura ci poteva agganciare un pochino di Marocco) si arrese a cercare i biglietti che le avevamo chiesto.

"Click click click...ecco qui...oh !...Che super biglietto vi ho fatto !! Raggazi siete a cavallo...Italia - Indonesia con una breve fermata al Doha (Quatar)". Conoscendomi tutti immaginate bene che alla voce Doha non e' che proprio mi si dipinge ina testa la cartina esatta, e se non so' [accento ?] chiedo. "Ma michela, 5 ore a Doha...sei sicura ? Ne vale ?" Michela : "Doha ?! Ca' ma sei matto, bellissimo ! Aereoporto international ale' ale', poi potete farvi un giro fuori...anzi, ve lo cerca anche per il ritorno che vederete vi piace ! "

Bhe', vediamo se riusciamo a ricapitolare bene. Siamo atterrati in un cazzo di buco nero con 40 gradi all'ombra, notte piena (alle 7 di sera !!), isolato dal mondo e il nostro gate e' davanti al kinder-garden mussulmano piu' rumoroso del mondo. Girando abbiamo visto: bilgietti della lotteria in vendita a 125 $, chili di pistacchi e dattaeri in vendita ad ogni dove, gente allucinante, alcune gnocche non male [amo' e' per rendere interessante il blog !] e un posto che vende chador di ferragamo ! Non solo, citando Pika internet qui e' cosi' veloce che per una mezz'ora abbiamo pensato se fare un blog o venirvi a consegnare le lettere a casa, anche se la seconda era piu' veloce la prima ci fa sentire molto piu' wired...

Primo post fatto, cerchiamo di spararci un filmozzo, vi aggiorniamo fra un po !

Il Purgatorio

Doha è sicuramente la porta del Purgatorio.
Già dall'aereo ti accorgi che qualcosa sta cambiando: l'atmosfera in quota è la solita di qualsiasi volo intercontinentale ma appena la hostess avvisa che bisogna prepararsi per l'atterraggio e lo sguardo si dirige oltre il finestrino ci si accorge del cambiamento.
sono solo le 18:30 ma fuori è scuro... "saranno le nuvole"... "sarà una tempesta di sabbia"... "no, no, è notte!"
Le tenebre avvolgono questa lingua di terra già a quest'ora tant'è che le luci sono accese ovunque.
Sulle scale di uscita la curiosità di vedere il deserto è tanta ma purtroppo resterà ancora un'incognita... le piste dell'aeroporto sono completamente buie. Ma non è tutto... "chi ha lasciato acceso il riscaldamento in estate?" un vento caldo ci investe... 37°C.
.......
Adesso, mentre scrivo, la situazione è completamente ribaltata: le fredde luci al neon all'interno dell'International Airport of Doha amplificano il freddo dell'aria condizionata... temperatura attuale 10°C.

Non ci resta che soffrire per altre 5 interminabili ore!

Doha: l'inutile purgatorio per accedere al paradiso balinese.